Evenoire, esce il debut album Vitriol

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LaFallenAngel
view post Posted on 10/7/2012, 10:01




http://metalitalia.com/intervista/evenoire...-mito-e-realta/

CITAZIONE
EVENOIRE – Tra Mito E Realtà

Pubblicato da Luca Galvagni

Dalla Lombardia arriva una delle novità più interessanti del metal tricolore: sono gli Evenoire, combo che per comodità infiliamo nel calderone del gothic metal, ma che in realtà presenta un suono molto più personale e complesso di quello che l’aggettivo “gothic” potrebbe far pensare. Protagonista indiscussa di questo sorprendente debutto è la cantante Lisy Stefanoni, che noi di Metalitalia.com abbiamo deciso di contattare via mail per parlare del validissimo “Vitriol”. Investite cinque minuti del vostro tempo per leggere quest’intervista che, ci auguriamo, possa incuriosirvi e farvi avvicinare ad una band che ha molto da dire.


CIAO RAGAZZI, COME STATE? DATO CHE SIETE AL DEBUTTO ED ALLA PRIMA INTERVISTA CON IL NOSTRO PORTALE, VI VA DI RACCONTARCI COME SONO NATI GLI EVENOIRE? LA SCELTA DI FAR PARTE DEL FILONE GOTHIC E’ STATA PRESA A PRIORI O QUANDO AVETE INIZIATO A COMPORRE E’ QUESTA LA MUSICA CHE E’ VENUTA FUORI?
“Ciao Luca! Tutto bene, abbiamo appena concluso con successo le prime date di presentazione del nostro debut ‘Vitriol’. Gli Evenoire sono stati fondati a fine 2006 a Cremona, da me, Marco Binotto (basso), Alessandro Gervasi (chitarre), Daniele Foroni (batteria). Inizialmente non avevamo in mente un progetto preciso, abbiamo iniziato con qualche cover e la passione per la composizione si è subito delineata. Siamo partiti già nel 2007 con i primi concerti, proponendo inediti e cover, fino a dar vita al nostro primo EP autoprodotto ‘I Will Stay’ a Dicembre 2008, accolto molto bene dalla critica e in sede live. Abbiamo lavorato alla composizione di ‘Vitriol’ per circa 2 anni, e a Marzo 2011 siamo entrati ai Dreamsound Studios di Monaco di Baviera con Mario Lochert e Jan Vacik (Visions of Atlantis, Dreamscape, Evergrey, Kamelot, Graveworm, Edenbridge ecc). A Gennaio 2012 è arrivato il contratto con Scarlet. Non abbiamo scelto a priori di suonare gothic, anzi non ci sentiamo vicinissimi a questo filone, abbiamo molteplici sfumature soprattutto legate al prog e al folk e in fase compositiva lasciamo fluire molto liberamente la nostra creatività, e il risultato è l’insieme delle nostre svariate influenze personali”.

COME DA NOI SOTTOLINEATO IN SEDE DI RECENSIONE, LA VOSTRA MUSICA E’ SICURAMENTE RICCA DI INFLUENZE, DERIVANTI DAI GENERI PIU’ DISPARATI. QUALI SONO LE CORRENTI MUSICALI E LE BAND CHE HANNO SEGNATO LA VOSTRA CRESCITA MUSICALE?
“Sicuramente tanto prog anni Settanta e tanto folk… Ti faccio qualche nome: Jethro Tull, Pentangle, Gentle Giant, Caravan, Porcupine Tree, Tool, Opeth, The Gathering, After Forever, Therion, Blackmore’s Night, Loreena Mckennit”.

PER RIALLACCIARCI ALLA PRIMA DOMANDA… COME VI PONETE QUINDI NEI CONFRONTI DELLA SCENA GOTHIC? QUALI SONO LE TEMATICHE E LE SONORITA’ DI QUEL FILONE CHE SENTITE VOSTRE, E DA QUALI VOLETE INVECE PRENDERE LE DISTANZE?
“Come detto sopra, definirci gothic è davvero riduttivo: oggi basta quasi avere una voce femminile nella band per essere definiti gothic. Non ci sentiamo vicini alle sonorità oscure e depressive di quel genere e alle tematiche solitamente trattate! La nostra musica è molto più solare e colorata, ricca di melodie in stile folk/medieval, con tastiere molto sinfoniche, passaggi prog, inserti orientaleggianti. Sì, forse qualche nostro inserto particolarmente atmosferico può rientrare nel filone gothic, ma nel complesso credo che il nostro sia un sound molto più ricco e sfaccettato”.

LA LINFA VITALE DELLA VOSTRA MUSICA SEMBRA ARRIVARE DA TEMPI LONTANI, PRECISAMENTE DAL MEDIOEVO. DI QUELL’ETA’ AMATE SOLO LE SONORITA’ O VI SENTITE ATTRATTI ANCHE DA MITI E LEGGENDE, CHE MAGARI RIPRENDETE E SVILUPPATE NEI VOSTRI TESTI? ESSENDO ITALIANI, TRAETE FORSE ISPIRAZIONI DA STORIE MISTERIOSE APPARTENENTI ALLA NOSTRA CULTURA?
“Siamo molto legati al folklore e amiamo le rievocazioni medievali, i luoghi pieni di fascino come castelli e borghi antichi e siamo affascinati dalle leggende che popolano i nostri luoghi. In ‘Vitriol’ si possono trovare brani che trattano proprio di leggende del Nord Italia, come ‘Days Of The Blackbird’, ispirata al folklore padano dei ‘Tre giorni della merla’, o ‘Girl By The Lake’, che tratta la ‘leggenda del Lago d’Iseo’ che ha originato la Sarneghera, una tempesta distruttiva che partendo da Sarnico investe i luoghi di quella zona. O ancora ‘Alchimia’, ispirata alla vita del celebre alchimista Conte Alessandro di Cagliostro morto presso le prigioni del castello di San Leo in provincia di Rimini. ‘Minstrel of Dolomites’ è il brano dal sapore più medieval folk e si ispira alla leggenda della nascita del lago dolomitico di Antermoia, a 2200 metri”.

LISY, TI FACCIO UNA DOMANDA UN PO’ SCOMODA… QUANTO E’ PRODUCENTE DA UN PUNTO DI VISTA DI IMMAGINE E PUBBLICITARIO PER UNA BAND AVERE UNA DONNA NEL RUOLO DI CANTANTE? AL CONTRARIO, IL FATTO DI AVERE IN FORMAZIONE UNA FEMALE SINGER IN UN MONDO ABBASTANZA MASCHILISTA COME IL METAL, PUO’ CAUSARE DEGLI SVANTAGGI?
“Sicuramente spesso i gruppi metal capeggiati da una voce femminile vengono sottovalutati, anche perchè si parte subito dal presupposto voce femminile quindi band gothic metal, e ciò fa perdere la capacità di individuare il vero potenziale di una band e la vera originalità di sound. E’ anche vero che è pieno di gruppi fotocopia Nightwish e affini, ma ci sono anche un sacco di ottime band che faticano parecchio a trovare spazio in festival e contesti metal, proprio perché credo che ci sia ancora una certo maschilismo diffuso in questo genere, e troppo spesso si guardi alle band capeggiate da donne solo per l’aspetto esteriore. Una cosa che non sopporto poi è l’appellativo ‘female metal’, trovo davvero insensato etichettare una band a seconda del sesso della cantante, anche perché non esiste un ‘male metal’: è una cosa riduttiva e molto discriminante!”.

IL VOSTRO MAGGIOR MERITO E’ QUELLO DI ESSERE RIUSCITI A COMPORRE UN DISCO MOLTO INTERESSANTE E CHE BRILLA DI LUCE PROPRIA IN UN GENERE ORMAI IN PIENA INVOLUZIONE, SPECIALMENTE IN UNO DEI SUOI RAMI MAGGIORMENTE FOLTI, QUELLO CHE PREVEDE VOCI FEMMINILI, TUTTE SIMILI UNA ALL’ALTRA. TU LISY CI SEI PARSA MOLTO BRAVA E PREPARATA, CON UNA TUA PERSONALITA’, COME TUTTA LA BAND, DEL RESTO. IN FUTURO PARTIRETE DA CIO’ PER CONTINUARE A STUPIRE L’ASCOLTATORE?
“Grazie davvero! Quando canto tento di essere molto eclettica, mettendo insieme diversi stili, dal canto classico, al moderno con sfumature etniche/folk. Sicuramente la voce è un elemento fondamentale, soprattutto nel tipo di musica che proponiamo, ma è proprio dalla band che parte l’originalità e la personalità che ci contraddistingue, di cui la voce è solo uno degli elementi. Continueremo quindi a comporre la nostra musica in modo molto naturale, seguendo il nostro istinto, e sperando di arrivare al cuore di un sempre maggior numero di ascoltatori”.

FINORA VI POTETE RITENERE SODDISFATTI DAI FEEDBACK RICEVUTI DALLE RECENSIONI PUBBLICATE? E’ CAPITATO DI IMBATTERVI IN UN PARERE CHE NON CONDIVIDETE? INVECE COME VI HANNO ACCOLTO I METAL FAN?
“Le recensioni sono tutte molto positive, la critica ci ha accolto benissimo, in America soprattutto i giornalisti si stanno mostrando davvero entusiasti! Poi ovviamente capitano sempre recensioni meno belle di altre ma questo fa parte del gioco, e dipende molto anche dai gusti del recensore: ci è capitato di essere recensiti male da webzine che si occupano di metal estremo o da recensori che solitamente recensiscono hard rock/brutal metal/death metal, ed è ovvio in questo caso che i voti siano più bassi. Ma nel complesso siamo molto soddisfatti, i voti sono alti e ciò che viene sempre sottolineato è la nostra originalità, il fatto che non cadiamo nei soliti clichè ma produciamo una musica molto ricca e personale”.

I COLORI CHE CONTRADDISTINGUONO IL VOSTRO IMMAGINARIO SONO IL TURCHESE, IL NERO ED IL GRIGIO. QUESTA SCELTA CROMATICA E’ LEGATA A QUALCOSA IN PARTICOLARE? O HA FORSE LO SCOPO PRECISO DI CONTRADDISTINGUERE LA BAND?
“L’azzurro è un colore che ci contraddistingue sin dagli inizi: nel nostro primo EP autoprodotto ‘I Will Stay’, la canzone ’Azzurrina’ che tratta della celebre leggenda del fantasma del castello di Montebello in provincia di Rimini, ci ha portato parecchia fortuna. Per quanto riguarda ‘Vitriol’, c’è da dire che il titolo del nostro album si riferisce all’acronimo alchemico ‘Visita Interiora Terrae Rectificando Invenies Occultum Lapidem’ ovvero ‘Visita l’interno della terra e rettificando troverai la pietra nascosta’: un profondo percorso di ricerca interiore verso una elevazione e un equilibrio che è già dentro di noi allo scopo di purificare la psiche dalle negatività. In alchimia la chiave di questo percorso è proprio l’acqua. Un processo caro agli alchimisti così come anche il vetriolo stesso, un composto chimico di colore azzurro intenso che essi indicavano in molte erbe, minerali ed in alcune parti del corpo di creature fantastiche. L’azzurro è inoltre il colore dei cieli, dei fiumi e dei laghi presso cui sono ambientate le leggende che trattiamo nei nostri brani: l’acqua, elemento di vita, è protagonista di tutto il nostro album”.

LA VOSTRA MUSICA, COME SUGGERISCE IL VOSTRO NOME, E’ “ANCHE NERA” IN QUANTO NON DI RADO LASCIA DA PARTE MELODIE DOLCI E SOGNANTI PER DARE LIBERO SFOGO ANCHE ALLA VOSTRA PARTE OSCURA. E’ GIUSTO QUINDI RITENERVI UNA BAND PORTATRICE DI MESSAGGI POSITIVI, NONOSTANTE UNA SINISTRA PRESENZA CHE, OCCASIONALMENTE, INCOMBE SULLA VOSTRA MUSICA?
“La nostra musica vuole condurre al sogno, a immagini serene, vuole trasportare in luoghi arcani e magici: ci piace narrare storie quasi dimenticate e nel contempo immergervi l’ascoltatore. Credo quindi che la nostra musica sia più solare che tetra, e certamente vuole portare positività a chi la ascolta, condurre a una sorta di viaggio, proprio come quello degli alchimisti descritto sopra”.

GRAZIE PER IL TEMPO CONCESSOCI E IN BOCCA AL LUPO PER IL FUTURO. LISY, CHIUDI PURE COME PIU’ TI PIACE.
Grazie a te Luca e a Metalitalia.com per averci ospitato sulle vostre pagine. Un ringraziamento a chi ci sostiene e ci segue sin dagli inizi e un invito a seguirci su facebook e sul nostro sito per tutti gli aggiornamenti . Per un assaggio di ‘Vitriol’, seguite questo link. E soprattutto continuate a seguire il metal italiano, la nostra terra produce ottime band!”.

 
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LaFallenAngel
view post Posted on 29/8/2012, 13:36




Alla fine ho acquistato Vitriol e devo dire che non mi ha entusiasmata. Sebbene gli Evenoire siano migliorati moltissimo da quando li sentii anni ed anni fa per la prima volta su un palco nella nostra Liguria, c'è ancora molto lavoro da fare secondo me a livello compositivo. Le basi ci sono, le possibilità per fare dei buoni lavori pure, ma Vitriol è secondo me ancora un album molto infantile nonostante le ovazioni ed i meriti che ha ricevuto su molte riviste e webzine.
Prima pecca secondo me grave è il fatto che i brani sono realisticamente troppo, troppo lunghi...5-6-7 minuti sono troppi per chiunque soprattutto se si ripetono per buona parte dei brani contenuti del cd. Molto spesso gli Intro sono ripetuti troppe volte senza variazioni di rilievo e questo rende alla lunga stancante l'ascolto, per carità, Lisy è un'eccellente flautista ed in molti pezzi strumentali lo dimostra appieno ed anche il tastierista non se la cava per nulla male, però il troppo stroppia, non ci sono cazzi. Molto infantili le ritmiche di chitarra, troppo spesso con accordi aperti e "assoli", sarebbe meglio definirli "linee" o riprese della "linea vocale" perchè di assolo hanno davvero poco, davvero poco studiati e sembra quasi buttati li a caso riprendendo la linea vocale.
Finalmente, verso metà cd, ecco arrivare le vere ed uniche due perle di questo Vitriol:
06. Girl By The Lake
07. Minstrel Of Dolomites
dove finalmente si riesce a saggiare la vera potenzialità della band. Girl By The Like è accattivante, orecchiabile, con finalmente delle ritmiche che hanno un corpo ed una potenza non indifferente. Eccellente l'esecuzione di Lisy alla voce, che mostra una grande elasticità vocale oltre alla chiarezza del suo timbro davvero piacevole da ascoltare e che rievoca atmosfere magiche e lontane, soprattutto nel brano folk che ne segue, Minstrel of Dolomites. Finalmente un brano veramente folk, l'unico forse in tutto l'album, ma che ha un bellissimo corpo e ricorda molto grandi bands come gli Eluveitie in Slania ad esempio, eccezion fatta che comunque gli Evenoire non hanno voce growl. L'unica piccola pecca che posso trovare in questo pezzo, che comunque continuo ad apprezzare moltissimo, è di nuovo l'eccessiva lunghezza, si ripete troppo prima di lascia spazio al cambio di ritmo che ne denota il finale passando da ballads a danza.
Degno di nota il testo di Alchimia, la canzone successiva, dedicato alla figura del Conte di Cagliostro anche se, come tematica non brilla per originalità. Che dire, io gli darei uno stiracchiato 6,5 e la sufficienza la conseguono solo grazie ai due brani sopracitati che davvero meritano l'ascolto, il resto...è molto, molto da migliorare. A Lisy comunque do un bel 9 sia per la splendida performance vocale sia per gli intermezzi di flauto, mi è piaciuta moltissimo la sua interpretazione e penso possa rendere ancora di più su pezzi più curati :) Le basi ci sono, non resta che darci dentro!
 
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1 replies since 10/7/2012, 10:01   102 views
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