| SOAD, GOM, SONISPHERE, BIG 4: intervista all'organizzatore Andrea Pieroni A cura di Maurizio Borghi (Metalitalia)
Da tempo immemore l'Italia non è stata protagonista di una stagione di festival metal come si profila essere quella dell'estate 2011, che tra grandi ritorni, addii, sinergie importanti e novità permetterà di soddisfare (quasi) tutti i palati all'ascolto. In questo contesto, e contestualmente all'entrata in gioco di Live Nation, siamo lieti di potervi offrire un'intervista ad Andrea Pieroni, head promoter di Live Nation Italia (ex Live In Italy), per esplorare il caldissimo scenario che si profila tra meno di due mesi e togliere a tutti qualche piccola curiosità...
PARTIAMO DAI JUDAS PRIEST HEADLINER AL GODS: UN EVENTO IMPERDIBILE CHE RIDA' PREGIO AL FESTIVAL MAGGIORE D'ITALIA PER GLI AMANTI DEL METAL CLASSICO. IMMAGINO CHE LA DATA INFRASETTIMANALE SIA STATA UNA SCELTA OBBLIGATA PER MOTIVI DI BOOKING E ROUTING DEGLI HEADLINER, CE LO CONFERMI? "Sì, lo confermo. Come puoi immaginare, trattandosi del loro tour d'addio, i Judas Priest erano molto ambiti da molti festival europei, pertanto non è stato semplice trovare una data disponibile anche per l'Italia. Chiaramente avremmo preferito un week end, ma tutti lo preferiscono, per cui dobbiamo accettare quello che il routing della band impone. In questo caso all'Italia è toccato un mercoledì. Abbiamo pensato che comunque ne sarebbe valsa la pena. Si tratta di un'occasione più unica che rara e non potevamo farcela sfuggire".
LA GIORNATA OFFRE SONORITA' MOLTO VARIE STANDO COMUNQUE STRETTAMENTE ALL'INTERNO DEL METAL, E' UNA SCELTA CONSAPEVOLE? SARANNO PRESENTI DEGLI STAND DURANTE LA MANIFESTAZIONE? "Trattandosi di un festival di una sola giornata, abbiamo cercato di offrire diverse sfaccettature di quello che è il metal di questi anni, mantenendo però un'omogeneità di fondo. Abbiamo aggiunto anche gli Europe, e credo che la line up del festival quest'anno sia veramente di primo livello. Un quartetto come Judas Priest, Whitesnake, Europe e Mr.Big, accompagnato da Cradle Of Filth, Epica, Duff McKagan e Cavalera Conspiracy, credo proprio che valga il prezzo del biglietto. Per quanto riguarda gli stand, certo, è un Gods, per cui ci saranno stand gastronomici, merchandising, CD e altri con cui siamo in trattativa al momento".
DA ANNI L'ITALIA NON OSPITAVA UNA SERIE TANTO IMPRESSIONANTE DI "BIG", NEL GIRO DI TRENTA GIORNI SI AVRA' LA POSSIBILITA' DI VEDERE COLOSSI COME IRON MAIDEN, METALLICA, JUDAS PRIEST, SLIPKNOT, SYSTEM OF A DOWN E MOLTI ALTRI. L'OPPORTUNITA' E' FIGLIA DEL CONTRIBUTO DEL GIGANTE LIVENATION? "Si tratta di artisti di cui siamo promoter da molti anni, quindi in questo senso non è stato un contributo di Live Nation. E' chiaro che essere entrati a far parte di un network multinazionale di questo livello ci permette di lavorare in un modo differente, per cui ci facilita per tutta una serie di attività altrimenti più difficoltose per un promoter indipendente. Devo dire che far parte di Live Nation è per tutti noi un grosso motivo di orgoglio. Vuol dire che il nostro lavoro è stato riconosciuto a livelli ai quali nemmeno noi pensavamo. Per cui... che dire? siamo molto contenti".
PARLIAMO DI NUMERI: PUOI METTERE IN ORDINE DI BUDGET I QUATTRO EVENTI PRINCIPALI DELL'ESTATE 2011: JUDAS PRIEST AL GODS OF METAL, SONISPHERE FESTIVAL, SYSTEM OF A DOWN PIU' OSPITI E I BIG FOUR METALLICA MEGADETH SLAYER E ANTHRAX? "1) SONISPHERE 2) BIG 4 3) SYSTEM OF A DOWN 4) GODS OF METAL".
LIVE IN ITALY FA ORA PARTE DEL COLOSSO LIVE NATION, MA APPARE TUTT'OGGI COME UN MARCHIO DISTINTO: PUOI CHIARIRE AI LETTORI COSA E' CAMBIATO REALMENTE? "Liveinitaly non esiste più. Siamo a tutti gli effetti Live Nation, operiamo a nome Live Nation in tutto e per tutto. Liveinitaly è rimasto semplicemente un sito informativo che sarebbe stato un peccato disperdere, visto il numero impressionante di utenti unici che ogni giorno lo visitano e le decine di migliaia di persone iscritte alla newsletter. In ogni caso, anche sul sito, è ben presente il marchio Live Nation, proprio per far capire che si tratta appunto di un'azienda facente parte di questo network".
L'ARENA DI RHO, CHE OSPITERA' LA MAGGIOR PARTE DEGLI EVENTI ESTIVI, E' UNA LOCATION SCONOSCIUTA A GRAN PARTE DEL PUBBLICO. QUAL E' LA CAPIENZA DELL'ARENA? AVETE PREVISTO ZONE D'OMBRA PER ARGINARE IL CALDO PREVISTO? "Quello che posso dire rispetto a questa location è che è facilmente raggiungibile, visto che la fermata della metro proveniente dalla stazione Centrale di Milano è proprio di fronte ai cancelli della Fiera, l’uscita autostradale si trova a poche centinaia di metri, così come la stazione dei treni delle Ferrovie Nord. Per cui: massima raggiungibilità. La capienza sarà di 35.000 persone, praticamente già sold out per System Of A Down e sulla via di un sold out veloce per Big 4. In generale comunque è previsto un ottimo afflusso di pubblico per tutti gli eventi che programmeremo in Fiera".
A RHO FIERA IL COSTO PER UN'INTERA GIORNATA DI PARCHEGGIO È DI 15 EURO E, POTENDO PAGARE ALLA FINE DELLA SOSTA, LA PIÙ GROSSA PREOCCUPAZIONE E' DI STARE IN CODA PER ORE PER PAGARE: CI SARANNO CONVENZIONI PER GLI EVENTI IN PROGRAMMA? "I parcheggi non sono di competenza della Fiera né tantomeno di chi organizza i concerti presso l’Arena. Sono gestiti da una società esterna che non ha niente a che vedere con gli eventi che si svolgono nella location. Per cui dubito che sarà possibile stipulare delle convenzioni. Non ti nego che stiamo cercando di farlo, delle trattative sono in atto, vedremo come si svilupperà il discorso nelle prossime settimane".
SEMPRE PIÙ METALFAN TENDONO A GUARDARE AI FESTIVAL ESTERI, CHE PIAN PIANO STANNO CRESCENDO IN AMBIZIONE MANTENENDO I PREZZI RELATIVAMENTE BASSI: CREDI CHE POSSA ESSERE UN PROBLEMA PER IL FUTURO DEI FESTIVAL ITALIANI? "Sinceramente non mi sembra che i festival stranieri, nella stragrande maggioranza dei casi, abbiano prezzi più bassi di quelli italiani. Per quanto riguarda gli eventi dello stesso livello del Sonisphere o del Gods, i prezzi sono sulla stessa linea, se non addirittura superiori. Se questo possa essere un problema per i festival italiani non lo so. Quello che so è che i festival si fanno solo ed esclusivamente se creano un profitto all’azienda che li produce. Questo non vuol dire che ogni anno ci debba essere un guadagno, ma certamente quando si fanno i bilanci ci deve essere il segno più, altrimenti reggere in piedi tutta la baracca che serve per organizzare festival di questa portata è umanamente impossibile".
AVETE MAI PRESO IN CONSIDERAZIONE LA REALIZZAZIONE DI UN EVENTO A TRECENTOSESSANTA GRADI, COMPRENDENTE L'ESPERIENZA LIVE ASSIEME A QUELLA DI UN CAMPING ESTESO CON ATTRAZIONI DIVERSIFICATE PER CIBO E INTRATTENIMENTO? PENSI SIA POSSIBILE UN'OPZIONE DEL GENERE NELLA REALTA' DEL BELPAESE? "E’ quello che intendiamo fare con il Sonisphere, dove avremo una vasta area camping, zone relax, sport e altre attrazioni. Come ho detto, organizzare un festival di queste dimensioni è estremamente dispendioso, per cui ci auguriamo che poi l’evento abbia il ritorno che si merita".
NELL'EDIZIONE 2010 DEL GOM I POCHI CONTESTATORI, PROTAGONISTI DEL LANCIO DI OGGETTI SUL PALCO, SONO STATI PUNITI SEVERAMENTE, ANCHE CON L'ESPULSIONE DALL'ARENA. NEGLI EVENTI A VENIRE PROCEDERETE CON LA POLITICA DI "TOLLERANZA ZERO" NELL'OTTICA DEL BUON NOME DELL'ORGANIZZAZIONE? "Non credo che si tratti di buon nome dell’organizzazione, ma credo che si tratti piuttosto di buona educazione e di rispetto per l’artista che si esibisce sul palco in quel momento e anche per il resto del pubblico. La musica che un artista propone può piacere o non piacere, ma questo non giustifica il fatto che debba essere fatto un tiro al bersaglio. Se un artista non piace non lo si ascolta, si va a fare un giro. Credo che sia altamente improbabile che in un festival tutti gli artisti presenti possano essere di gradimento a tutte le persone, ma certamente alcuni artisti piaceranno ad alcuni e altri artisti piaceranno ad una fascia differente di pubblico. Ci vuole rispetto: con l’arroganza e la violenza, che sia verbale o fisica non si va da nessuna parte e noi non ci riconosciamo con chi vuole imporre le proprie convinzioni con la forza".
NEI PROSSIMI FESTIVAL ELENCATE AVETE CONSIDERATO UN'OPZIONE "VIP" CON ACCESSO A ZONE D'OMBRA E DI RISTORO RISERVATE AGLI SPETTATORI PIÙ ESIGENTI? "Sicuramente lo faremo al Sonisphere. Per gli altri eventi, trattandosi di giorni singoli, non riusciremo a mettere in atto l’opzione VIP".
GLI ANNUNCI DEI FESTIVAL ESTIVI SONO ACCOLTI CON CALDISSIMO ENTUSIASMO DAL PUBBLICO ITALIANO, COME POSSONO TESTIMONIARE I COMMENTI SUI VARI SITI DI SETTORE E SOCIAL NETWORK COLLEGATI. DOPO AVER SODDISFATTO OGNI TIPO DI RICHIESTA PLAUSIBILE CON L'ANNUNCIO DEI "BIG FOUR" L'UNICA LAMENTELA RICORRENTE RIMANE QUELLA RIGUARDANTE IL PREZZO DEI BIGLIETTI, COMUNQUE ALLINEATO CON QUELLO DEGLI ALTRI PAESI EUROPEI. PENSI SIA REALISTICAMENTE POSSIBILE ABBASSARLI? "Come hai detto tu i prezzi sono in linea con il resto d’Europa e c’è una ragione. I costi per organizzare i concerti e il cachet degli artisti sono più o meno uguali in tutta l’Unione. Quindi, come vedi, è il mercato che regola i prezzi, non un’entità astratta di cui non sappiamo niente. Come ho specificato poco fa, organizzare eventi di queste dimensioni ha dei costi enormi e credo proprio che pensare a prezzi bassi sia una cosa priva di ogni logica. I biglietti per concerti di questo tipo non possono costare poco".
COS'HA IL PANORAMA MUSICALE ITALIANO DA INVIDIARE A GERMANIA E INGHILTERRA? "Non mi soffermerei al semplice panorama musicale. Formulerei la domanda in questo modo: cos’ha l’Italia da invidiare alla Germania e all’Inghilterra (ci metterei anche la Scandinavia)? Ecco, la risposta è: tutto".
PER CONCLUDERE QUALCHE DOMANDA PERSONALE. IN QUALE PERCENTUALE TI RITIENI, RISPETTO AL TUO LAVORO: PASSIONALE/ORIENTATO AL BUSINESS/FOLLE? "Penso che sia un mix di tutte e tre le componenti, è necessario un pizzico di tutto, anche se senza la passione non credo si possa andare lontano. E’ quella che in primis dà la spinta per affrontare ogni giorno nel music business. A questa poi si aggiungono anche le altre due componenti che sono indispensabili per una buona riuscita del tutto".
SEI PRESENTE AI MAGGIORI EVENTI ORGANIZZATI? "Certo, ci mancherebbe altro".
QUAL E' LA PIU' GROSSA SODDISFAZIONE E LA PIU' GROSSA DELUSIONE CHE TI SIANO MAI CAPITATE IN AMBITO LAVORATIVO? "Mah, guarda, quest’anno festeggiamo i vent'anni di attività. Devo dire che di soddisfazioni ce ne sono state tantissime, dal primo show dei Pantera al Forum, ai vari show dei Maiden che abbiamo fatto negli anni, alla reunion dei Black Sabbath al Gods 98, agli show dei Metallica. Per quanto riguarda le cose più recenti, devo dire che lo show dei System Of A Down del prossimo 2 giugno è senz’altro lo show che più ci ha sorpreso in senso positivo in questi ultimi anni. 35.000 biglietti venduti in men che non si dica. In questo caso l’Italia si è dimostrata a livelli scandinavi o anglosassoni! Per quanto riguarda le delusioni, è chiaro che in questo lavoro molto spesso si perdono dei soldi, per cui fa parte del gioco. Lo si mette in conto".
|