Lunga intervista a Andrea Pieroni della LiveNation (ex LiveInItaly)

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view post Posted on 18/4/2011, 10:21

"Un sogno per alcuni, un incubo per altri"

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SOAD, GOM, SONISPHERE, BIG 4: intervista all'organizzatore Andrea Pieroni
A cura di Maurizio Borghi (Metalitalia)




Da tempo immemore l'Italia non è stata protagonista di una stagione di festival metal come si profila essere quella dell'estate 2011, che tra grandi ritorni, addii, sinergie importanti e novità permetterà di soddisfare (quasi) tutti i palati all'ascolto. In questo contesto, e contestualmente all'entrata in gioco di Live Nation, siamo lieti di potervi offrire un'intervista ad Andrea Pieroni, head promoter di Live Nation Italia (ex Live In Italy), per esplorare il caldissimo scenario che si profila tra meno di due mesi e togliere a tutti qualche piccola curiosità...


PARTIAMO DAI JUDAS PRIEST HEADLINER AL GODS: UN EVENTO IMPERDIBILE CHE RIDA' PREGIO AL FESTIVAL MAGGIORE D'ITALIA PER GLI AMANTI DEL METAL CLASSICO. IMMAGINO CHE LA DATA INFRASETTIMANALE SIA STATA UNA SCELTA OBBLIGATA PER MOTIVI DI BOOKING E ROUTING DEGLI HEADLINER, CE LO CONFERMI?
"Sì, lo confermo. Come puoi immaginare, trattandosi del loro tour d'addio, i Judas Priest erano molto ambiti da molti festival europei, pertanto non è stato semplice trovare una data disponibile anche per l'Italia. Chiaramente avremmo preferito un week end, ma tutti lo preferiscono, per cui dobbiamo accettare quello che il routing della band impone. In questo caso all'Italia è toccato un mercoledì. Abbiamo pensato che comunque ne sarebbe valsa la pena. Si tratta di un'occasione più unica che rara e non potevamo farcela sfuggire".

LA GIORNATA OFFRE SONORITA' MOLTO VARIE STANDO COMUNQUE STRETTAMENTE ALL'INTERNO DEL METAL, E' UNA SCELTA CONSAPEVOLE? SARANNO PRESENTI DEGLI STAND DURANTE LA MANIFESTAZIONE?
"Trattandosi di un festival di una sola giornata, abbiamo cercato di offrire diverse sfaccettature di quello che è il metal di questi anni, mantenendo però un'omogeneità di fondo. Abbiamo aggiunto anche gli Europe, e credo che la line up del festival quest'anno sia veramente di primo livello. Un quartetto come Judas Priest, Whitesnake, Europe e Mr.Big, accompagnato da Cradle Of Filth, Epica, Duff McKagan e Cavalera Conspiracy, credo proprio che valga il prezzo del biglietto. Per quanto riguarda gli stand, certo, è un Gods, per cui ci saranno stand gastronomici, merchandising, CD e altri con cui siamo in trattativa al momento".

DA ANNI L'ITALIA NON OSPITAVA UNA SERIE TANTO IMPRESSIONANTE DI "BIG", NEL GIRO DI TRENTA GIORNI SI AVRA' LA POSSIBILITA' DI VEDERE COLOSSI COME IRON MAIDEN, METALLICA, JUDAS PRIEST, SLIPKNOT, SYSTEM OF A DOWN E MOLTI ALTRI. L'OPPORTUNITA' E' FIGLIA DEL CONTRIBUTO DEL GIGANTE LIVENATION?
"Si tratta di artisti di cui siamo promoter da molti anni, quindi in questo senso non è stato un contributo di Live Nation. E' chiaro che essere entrati a far parte di un network multinazionale di questo livello ci permette di lavorare in un modo differente, per cui ci facilita per tutta una serie di attività altrimenti più difficoltose per un promoter indipendente. Devo dire che far parte di Live Nation è per tutti noi un grosso motivo di orgoglio. Vuol dire che il nostro lavoro è stato riconosciuto a livelli ai quali nemmeno noi pensavamo. Per cui... che dire? siamo molto contenti".


PARLIAMO DI NUMERI: PUOI METTERE IN ORDINE DI BUDGET I QUATTRO EVENTI PRINCIPALI DELL'ESTATE 2011: JUDAS PRIEST AL GODS OF METAL, SONISPHERE FESTIVAL, SYSTEM OF A DOWN PIU' OSPITI E I BIG FOUR METALLICA MEGADETH SLAYER E ANTHRAX?
"1) SONISPHERE
2) BIG 4
3) SYSTEM OF A DOWN
4) GODS OF METAL".

LIVE IN ITALY FA ORA PARTE DEL COLOSSO LIVE NATION, MA APPARE TUTT'OGGI COME UN MARCHIO DISTINTO: PUOI CHIARIRE AI LETTORI COSA E' CAMBIATO REALMENTE?
"Liveinitaly non esiste più. Siamo a tutti gli effetti Live Nation, operiamo a nome Live Nation in tutto e per tutto. Liveinitaly è rimasto semplicemente un sito informativo che sarebbe stato un peccato disperdere, visto il numero impressionante di utenti unici che ogni giorno lo visitano e le decine di migliaia di persone iscritte alla newsletter. In ogni caso, anche sul sito, è ben presente il marchio Live Nation, proprio per far capire che si tratta appunto di un'azienda facente parte di questo network".

L'ARENA DI RHO, CHE OSPITERA' LA MAGGIOR PARTE DEGLI EVENTI ESTIVI, E' UNA LOCATION SCONOSCIUTA A GRAN PARTE DEL PUBBLICO. QUAL E' LA CAPIENZA DELL'ARENA? AVETE PREVISTO ZONE D'OMBRA PER ARGINARE IL CALDO PREVISTO?
"Quello che posso dire rispetto a questa location è che è facilmente raggiungibile, visto che la fermata della metro proveniente dalla stazione Centrale di Milano è proprio di fronte ai cancelli della Fiera, l’uscita autostradale si trova a poche centinaia di metri, così come la stazione dei treni delle Ferrovie Nord. Per cui: massima raggiungibilità. La capienza sarà di 35.000 persone, praticamente già sold out per System Of A Down e sulla via di un sold out veloce per Big 4. In generale comunque è previsto un ottimo afflusso di pubblico per tutti gli eventi che programmeremo in Fiera".

A RHO FIERA IL COSTO PER UN'INTERA GIORNATA DI PARCHEGGIO È DI 15 EURO E, POTENDO PAGARE ALLA FINE DELLA SOSTA, LA PIÙ GROSSA PREOCCUPAZIONE E' DI STARE IN CODA PER ORE PER PAGARE: CI SARANNO CONVENZIONI PER GLI EVENTI IN PROGRAMMA?
"I parcheggi non sono di competenza della Fiera né tantomeno di chi organizza i concerti presso l’Arena. Sono gestiti da una società esterna che non ha niente a che vedere con gli eventi che si svolgono nella location. Per cui dubito che sarà possibile stipulare delle convenzioni. Non ti nego che stiamo cercando di farlo, delle trattative sono in atto, vedremo come si svilupperà il discorso nelle prossime settimane".

SEMPRE PIÙ METALFAN TENDONO A GUARDARE AI FESTIVAL ESTERI, CHE PIAN PIANO STANNO CRESCENDO IN AMBIZIONE MANTENENDO I PREZZI RELATIVAMENTE BASSI: CREDI CHE POSSA ESSERE UN PROBLEMA PER IL FUTURO DEI FESTIVAL ITALIANI?
"Sinceramente non mi sembra che i festival stranieri, nella stragrande maggioranza dei casi, abbiano prezzi più bassi di quelli italiani. Per quanto riguarda gli eventi dello stesso livello del Sonisphere o del Gods, i prezzi sono sulla stessa linea, se non addirittura superiori. Se questo possa essere un problema per i festival italiani non lo so. Quello che so è che i festival si fanno solo ed esclusivamente se creano un profitto all’azienda che li produce. Questo non vuol dire che ogni anno ci debba essere un guadagno, ma certamente quando si fanno i bilanci ci deve essere il segno più, altrimenti reggere in piedi tutta la baracca che serve per organizzare festival di questa portata è umanamente impossibile".

AVETE MAI PRESO IN CONSIDERAZIONE LA REALIZZAZIONE DI UN EVENTO A TRECENTOSESSANTA GRADI, COMPRENDENTE L'ESPERIENZA LIVE ASSIEME A QUELLA DI UN CAMPING ESTESO CON ATTRAZIONI DIVERSIFICATE PER CIBO E INTRATTENIMENTO? PENSI SIA POSSIBILE UN'OPZIONE DEL GENERE NELLA REALTA' DEL BELPAESE?
"E’ quello che intendiamo fare con il Sonisphere, dove avremo una vasta area camping, zone relax, sport e altre attrazioni. Come ho detto, organizzare un festival di queste dimensioni è estremamente dispendioso, per cui ci auguriamo che poi l’evento abbia il ritorno che si merita".

NELL'EDIZIONE 2010 DEL GOM I POCHI CONTESTATORI, PROTAGONISTI DEL LANCIO DI OGGETTI SUL PALCO, SONO STATI PUNITI SEVERAMENTE, ANCHE CON L'ESPULSIONE DALL'ARENA. NEGLI EVENTI A VENIRE PROCEDERETE CON LA POLITICA DI "TOLLERANZA ZERO" NELL'OTTICA DEL BUON NOME DELL'ORGANIZZAZIONE?
"Non credo che si tratti di buon nome dell’organizzazione, ma credo che si tratti piuttosto di buona educazione e di rispetto per l’artista che si esibisce sul palco in quel momento e anche per il resto del pubblico. La musica che un artista propone può piacere o non piacere, ma questo non giustifica il fatto che debba essere fatto un tiro al bersaglio. Se un artista non piace non lo si ascolta, si va a fare un giro. Credo che sia altamente improbabile che in un festival tutti gli artisti presenti possano essere di gradimento a tutte le persone, ma certamente alcuni artisti piaceranno ad alcuni e altri artisti piaceranno ad una fascia differente di pubblico. Ci vuole rispetto: con l’arroganza e la violenza, che sia verbale o fisica non si va da nessuna parte e noi non ci riconosciamo con chi vuole imporre le proprie convinzioni con la forza".

NEI PROSSIMI FESTIVAL ELENCATE AVETE CONSIDERATO UN'OPZIONE "VIP" CON ACCESSO A ZONE D'OMBRA E DI RISTORO RISERVATE AGLI SPETTATORI PIÙ ESIGENTI?
"Sicuramente lo faremo al Sonisphere. Per gli altri eventi, trattandosi di giorni singoli, non riusciremo a mettere in atto l’opzione VIP".

GLI ANNUNCI DEI FESTIVAL ESTIVI SONO ACCOLTI CON CALDISSIMO ENTUSIASMO DAL PUBBLICO ITALIANO, COME POSSONO TESTIMONIARE I COMMENTI SUI VARI SITI DI SETTORE E SOCIAL NETWORK COLLEGATI. DOPO AVER SODDISFATTO OGNI TIPO DI RICHIESTA PLAUSIBILE CON L'ANNUNCIO DEI "BIG FOUR" L'UNICA LAMENTELA RICORRENTE RIMANE QUELLA RIGUARDANTE IL PREZZO DEI BIGLIETTI, COMUNQUE ALLINEATO CON QUELLO DEGLI ALTRI PAESI EUROPEI. PENSI SIA REALISTICAMENTE POSSIBILE ABBASSARLI?
"Come hai detto tu i prezzi sono in linea con il resto d’Europa e c’è una ragione. I costi per organizzare i concerti e il cachet degli artisti sono più o meno uguali in tutta l’Unione. Quindi, come vedi, è il mercato che regola i prezzi, non un’entità astratta di cui non sappiamo niente. Come ho specificato poco fa, organizzare eventi di queste dimensioni ha dei costi enormi e credo proprio che pensare a prezzi bassi sia una cosa priva di ogni logica. I biglietti per concerti di questo tipo non possono costare poco".

COS'HA IL PANORAMA MUSICALE ITALIANO DA INVIDIARE A GERMANIA E INGHILTERRA?
"Non mi soffermerei al semplice panorama musicale. Formulerei la domanda in questo modo: cos’ha l’Italia da invidiare alla Germania e all’Inghilterra (ci metterei anche la Scandinavia)? Ecco, la risposta è: tutto".

PER CONCLUDERE QUALCHE DOMANDA PERSONALE. IN QUALE PERCENTUALE TI RITIENI, RISPETTO AL TUO LAVORO: PASSIONALE/ORIENTATO AL BUSINESS/FOLLE?
"Penso che sia un mix di tutte e tre le componenti, è necessario un pizzico di tutto, anche se senza la passione non credo si possa andare lontano. E’ quella che in primis dà la spinta per affrontare ogni giorno nel music business. A questa poi si aggiungono anche le altre due componenti che sono indispensabili per una buona riuscita del tutto".

SEI PRESENTE AI MAGGIORI EVENTI ORGANIZZATI?
"Certo, ci mancherebbe altro".

QUAL E' LA PIU' GROSSA SODDISFAZIONE E LA PIU' GROSSA DELUSIONE CHE TI SIANO MAI CAPITATE IN AMBITO LAVORATIVO?
"Mah, guarda, quest’anno festeggiamo i vent'anni di attività. Devo dire che di soddisfazioni ce ne sono state tantissime, dal primo show dei Pantera al Forum, ai vari show dei Maiden che abbiamo fatto negli anni, alla reunion dei Black Sabbath al Gods 98, agli show dei Metallica. Per quanto riguarda le cose più recenti, devo dire che lo show dei System Of A Down del prossimo 2 giugno è senz’altro lo show che più ci ha sorpreso in senso positivo in questi ultimi anni. 35.000 biglietti venduti in men che non si dica. In questo caso l’Italia si è dimostrata a livelli scandinavi o anglosassoni! Per quanto riguarda le delusioni, è chiaro che in questo lavoro molto spesso si perdono dei soldi, per cui fa parte del gioco. Lo si mette in conto".



 
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Dario
view post Posted on 18/4/2011, 11:00




Un'intervista decisamente supina a mio modesto avviso.
Basti vedere la formulazione della domanda su quello che è il vero punctum dolens dei grandi eventi in Italia: i prezzi.

CITAZIONE
GLI ANNUNCI DEI FESTIVAL ESTIVI SONO ACCOLTI CON CALDISSIMO ENTUSIASMO DAL PUBBLICO ITALIANO, COME POSSONO TESTIMONIARE I COMMENTI SUI VARI SITI DI SETTORE E SOCIAL NETWORK COLLEGATI. DOPO AVER SODDISFATTO OGNI TIPO DI RICHIESTA PLAUSIBILE CON L'ANNUNCIO DEI "BIG FOUR" L'UNICA LAMENTELA RICORRENTE RIMANE QUELLA RIGUARDANTE IL PREZZO DEI BIGLIETTI, COMUNQUE ALLINEATO CON QUELLO DEGLI ALTRI PAESI EUROPEI. PENSI SIA REALISTICAMENTE POSSIBILE ABBASSARLI?

L'intervistatore pone la domanda e suggerisce la risposta, dando a vedere di comprendere benissimo le presunte ragioni per cui la povera Live (o come si chiama adesso) sia costretta ad imporre dei prezzi agghiaccianti.

Nemmeno una parola viene spesa inoltre sull'annosa questione dei diritti di prevendita, un vero e proprio balzello che incide sempre di più a livello percentuale sui costi di un concerto.

Nulla infine sull'inveterata abitudine di ingaggiare sempre gli stessi cinque o sei gruppi senza correre mai un mezzo rischio, peraltro in linea con le abitudini di tutta la coraggiosa imprenditoria italiana.
Mi sarebbe piaciuto vedere una domanda sul punto, e magari una risposta sincera di Pieroni fondata sul fatto che lui chiama sempre le solite band perchè il pubblico italiano è incolto e vuole solo quelle.
 
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view post Posted on 18/4/2011, 11:15

"Un sogno per alcuni, un incubo per altri"

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Secondo me, alla fine, la risposta di Pulcinella là da quando dice

CITAZIONE
Quello che so è che i festival si fanno solo ed esclusivamente se creano un profitto all’azienda che li produce. Questo non vuol dire che ogni anno ci debba essere un guadagno, ma certamente quando si fanno i bilanci ci deve essere il segno più, altrimenti reggere in piedi tutta la baracca che serve per organizzare festival di questa portata è umanamente impossibile

.

Questo credo sia ovvio, solo gli ingenui possono pensarla diversamente.
Come è ovvio che sia un "gran casino" organizzare eventi del genere, perchè hanno mille problematiche e mille costi.

Però va anche detto che c'è modo e modo di fare profitti. E che i profitti si fanno alzando i prezzi dei biglietti, ma anche riducendo le spese inutili, o osando con iniziative parallele che portino fondi.

Poi, io non sono imprenditore e non ho capacità nè conoscenze per entrare nei dettagli, quello che so è che se è naturale che bisogna produrre un profitto, bisogno vedere a che condizioni, sacrificando cosa...
 
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view post Posted on 18/4/2011, 12:28
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demone nero che risorge dalle tenebre

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Apparte le problematiche organizzative (costi biglietti, accessibilità location) mi sta bene la tolleranza zero con chi lancia bottiglia o altro sul palco, ma allora che si faccia in modo che non succeda, magari avendo una scaletta gruppi sensata: io ho assistito di striscio nel 2008 al gods al passaggio Avenged Sevenfold - Iron Maiden, agghiacciante l'accostamento, veramente cercate volutamente le proteste (oppure chi organizza è veramente ignorante), per lo meno, questo è il mio parere...
 
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view post Posted on 18/4/2011, 12:33

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In quel caso li però è da dire che gli Avenged se li portavano dietro i Maiden in tutto il tour. Quindi, onta ai Maiden stessi per il pessimo accostamento.

In linea generale sono d'accordo con te, anche se sempre contro certi vandalismi.

Certo, poi ti senti rispondere che cercano di accontentare tutti i gusti; va bene, ma non tutti insieme!
 
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view post Posted on 18/4/2011, 12:45
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demone nero che risorge dalle tenebre

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CITAZIONE (Charles Foster Kane @ 18/4/2011, 13:33) 
In quel caso li però è da dire che gli Avenged se li portavano dietro i Maiden in tutto il tour. Quindi, onta ai Maiden stessi per il pessimo accostamento.

In linea generale sono d'accordo con te, anche se sempre contro certi vandalismi.

Certo, poi ti senti rispondere che cercano di accontentare tutti i gusti; va bene, ma non tutti insieme!

Questo è un particolare che mi dimentico sempre(Maiden-7fold)
ci sono più giornate, che le usino in modo decente: alternative, classic&hard rock, thrashdeathextreme...sarebbe troppo semplice e poco commerciale forse
 
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Dario
view post Posted on 18/4/2011, 14:54




Mi spiace ma su questo punto sono in totale disaccordo.

Se non tolleri l'idea che una certa band partecipi ad un certo evento, e non lo tolleri al punto da abbandonarti a comportamenti antisociali, allora te ne stai a casetta bella tua.

Altrimenti secondo lo stesso principio i fans degli Avenged Sevenfold avrebbero potuto bottigliare gli Iron Maiden (che ultimamente qualche manata sul coppino se la sarebbero ampiamente meritata).

Trovo che abbiano poco senso anche forme di protesta più civili, visto che comunque sono rivolte non direttamente all'organizzazione, ma alla band di supporto che sta facendo onestamente il proprio mestiere.

Peraltro, come è stato chiarito anche nell'intervista, l'unico campanello d'allarme per un organizzatore di eventi è la scarsa affluenza. Se ci sono tanti spettatori paganti, ancorchè protestanti, l'evento è riuscito.
 
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view post Posted on 18/4/2011, 17:05

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Dario, hai ragione, per carità. Certo che a volte dovrebbero ragionare un pò meglio su certi abbinamenti o successioni di bands. Ho visto (o letto) cose molto discutibili.

Poi io, nell'ideologia del rispetto reciproco, o mi vado a fare un giro o faccio altro.

Nell'esempio di Mark, io durante l'ultima parte del concerto degli Avenged Sevenfold mi sono intrufolato in avanti per raggiungere le prime file con i Maiden (è l'anno che ho recuperato il plettro di Murray!) :P

E poi, i Maiden sono esenti da ogni critica. Oh. image
 
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view post Posted on 18/4/2011, 17:31
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Dario, hai ragione, per carità. Certo che a volte dovrebbero ragionare un pò meglio su certi abbinamenti o successioni di bands. Ho visto (o letto) cose molto discutibili.

Maiden & Avenged, culto e giovincelli, soddisfare gli amanti del classico, tenersi buoni i bimbominkia del caso

Children Of Bodom & Cannibal Corpse stesso discorso, giocano su accoppiate del cazzo perché pur lamentandosi i pecoroni accorrono lo stesso.

Nel caso dei Maiden poi è ridicola perché è ultracommerciale con pop metal quindi si scade proprio nel ridicolo, contando che i Maiden togliendo i pezzi vecchi non pubblicano un album degno da "X Factor" fai un po' te.

A me piacciono le serate miste dove puoi ascoltare un gruppo heavy, uno death e uno che faccia che cazzo ne so Ebm, il punto sta a creare una scaletta che sia coerente con la fama, l'importanza e la validità della band non il riscontro economico, se lo fai solo per guadagnare e la gente ti tira i rotoli di carta igienica perché fai suonare una formazione storica 20 minuti meno di quattro pagliacci te li prendi, sei consapevole d'aver venduto il culo, ci guadagni e non protesti, scelta tua che hai organizzato.
 
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Dario
view post Posted on 18/4/2011, 18:56




Il casino è che le bottigliate se le prendono le band, non gli organizzatori.

Per assurdo, avrebbe avuto senso prendere a bottigliate i Maiden quando suonavano di spalla ai Kiss? Eppure erano radicalmente diversi come sound e come attitudine, nella maggiore omogeneità dell'epoca erano davvero molto distanti.
Ben altri gruppi, ma forse anche ben altro pubblico.

Ho anche il sospetto che i contestatori (non solo i bottigliatori) agiscano non tanto per legittima protesta contro scalette balorde, bensì per fare i grossi truemetalloni of steel che svpp0rt4n0 le band storiche anche se le conoscono da due mesi e odiano quelle nuove anche se le ascoltavano a manetta fino a due mesi prima.
Andiamo a vedere l'età media di fischiatori e bottigliatori?

PS al di là dell'interessante digressione, ribadisco che l'intervista è un capolavoro di giornalismo a 90 gradi. Spero che il "giornalista" abbia ricevuto un paio di pass in cambio perchè altrimenti siamo a livelli "vespeschi" :ph34r:
 
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view post Posted on 18/4/2011, 19:19
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Il casino è che le bottigliate se le prendono le band, non gli organizzatori.

Ovvio ma la colpa rimane di chi gestisce, poi che ci vadano di mezzo le band è uno scotto da pagare inevitabilmente dato che ci stanno quelle sul palco.

CITAZIONE
Ho anche il sospetto che i contestatori (non solo i bottigliatori) agiscano non tanto per legittima protesta contro scalette balorde, bensì per fare i grossi truemetalloni of steel che svpp0rt4n0 le band storiche anche se le conoscono da due mesi e odiano quelle nuove anche se le ascoltavano a manetta fino a due mesi prima.
Andiamo a vedere l'età media di fischiatori e bottigliatori?

Guarda ti posso dire per esperienza personale che il numero di coglioni d'età compresa fra i 25 e i 40 anni che abbiamo nel Metal in Italia non li ho mai riscontrati quando son stato fuori (Francia, Germania, Inghilterra fra le tante gite musicali che mi son fatto in passato).
Qui abbiamo la testa infilata nel culo, si va toppati al concerto e se uno non suona "true" parola il cui significato cambia ogni due anni peggio di qualsiasi moda dilagante, allora ecco che parte un numero di stronzate incalcolabile dalla platea oltre il solito polemico "io farei di meglio", "io suonerei meglio", "li pagano pure?" i soliti commenti di quelli che si dicono musicisti e non hanno mai registrato un cazzo o se l'hanno fatto c'hanno rotto i maroni con produzioni suonate spesso col culo e osannate solo dai parenti, questo è l'italiano.
Preferisco chi coerentemente non partecipa neanche a concerti simili riconoscendo il proprio limite e incapacità d'andare oltre l'orticello che si è creato evitando di rompere il cazzo.

CITAZIONE
PS al di là dell'interessante digressione, ribadisco che l'intervista è un capolavoro di giornalismo a 90 gradi. Spero che il "giornalista" abbia ricevuto un paio di pass in cambio perchè altrimenti siamo a livelli "vespeschi"

Aggiungerei al pari di molte altre fatte a band nelle quali ci manca davvero poco che chiedano: ciao come ti chiami? di dove sei? quanti ani hai? (si con una sola enne)...

Da un lato c'è una forma di servilismo strisciante non da poco, dall'altra una mancanza di dedizione e rispetto per l'arte che fa cadere le palle a terra (non da parte di tutti eh, c'è sempre la minoranza che s'impegna, un po' come a scuola).
 
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view post Posted on 18/4/2011, 19:40
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Tornando ai 7fold, un pò se la sono cercata, ben sapendo di suonare in un luogo di metallari(in teoria) ed intonando Walk dei Pantera(un gruppo che al metallaro medio non si dovrebbe toccare); poi, a me non piacciono loro, sono arrivato con l'intento di cenare durante la loro esibizione e poi godermi i Maiden(manco non l'avessi mai visti); lo stesso atteggiamento l'avevo riscontrato all'Heineiken del 2003, dove ero andato per i Cradle of Filth, fischiati e bottigliati al pari dei Murderdolls da fan "datati" dei Maiden (età media: 30 anni), anche se Dani Filth non se ne è curato molto, ed anzi ha preso in giro gli stessi maidenfans; alla fine non è neanche questione di scaletta forse, ma di ignoranza e basta.Da parte di chi organizza e di tanti che stanno sotto il palco.
 
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