| (scritta in 3 minuti in un bar da Carlo di F. & Giorgio G.)
HOW TO BE A GOTHGIRL (ovvero un simposio di sfortunate realtà a cui ci è capitato di assistere. se qualcuna si sente offesa da ciò che abbiamo scritto, beh.. You Fail. )
Scrivere poesie gotiche sul disagio mentale, perchè tutto nella loro testa, su l'amore triste, le lacrime, il sangue, il cielo plumbeo, il cemento, l'asfalto, il male di vivere, la morte (tutto per mancanza di sesso) scrivere le citazioni di Cobain quindici anni dopo e di Morrison decenni dopo Fallire all'università studiando psicologia l'ateneo come parcheggio per le sconfitte leggere i manga, guardare Death Note, annunciarlo su Netlog poi i vampiri e i violini Anne Rice e le tastiere, la saga Twilight e l'organo in chiesa, infine il Piccolo Principe che piace sempre
Le notti a chattare e le ore al telefono aggiornando il blog ogni sette minuti collegarsi a Myspace con nickname tipo: Suspiria, Darklilith, Demonia, Stregagotika con la Kappa linkare su Facebook il peggio della banalità e poi le foto scattate dall'alto nel bagno di casa e le frangette, il taglio emo, il ciuffo e le magliette di Emily la strana e le borsette di Jack Skelethon e i Tim Burton vari la Pucca contro Hello Kitty fa tornare di moda il wrestling ragazzino tingersi i capelli i corpetti in PVC il cimitero Monumentale le New Rock come stivali bere l'assenzio e la cocacola vestire fetish le unghie nere, il rossetto uguale i cuoricini, i teschietti, le stelline dire di essere sempre contro ogni moda
Caricare sull'Ipod musica finto alternativa intellettualscorreggiona, ascoltata senza capire: Marilyn Manson, Depeche Mode, Rammstein, schifare le discoteche per ballare EBM allo Zoe di Milano
Il fantasy, l'amico diverso confidente perfetto, Johnny Depp coi film d'animazione il peluche con l'accetta sul sedile della macchina il Corvo come culto, Edward Mani di Forbice che piace sempre l'audacità del vestiario è inversamente proporzionale alla bellezza della ragazza il trucco pesante, la scollatura, le maglie a rete, i braccialetti borchiati, i fiocchi sui capelli, l'importante è essere depressi, la cravatta rossa con le spille della nonna mettere su un gruppo, suonare solo in sala prove
Il sabato pomeriggio al baretto piangersi addosso ricorrendo a chirurgie inutili frequantare tipi belli e particolari per poi lamentarsene con le amiche del web le autoreggenti strappate che si dimenticano a casa di lui tanto poi le indossa fiero tagliarsi, stare zitte, soffrire, pulsioni BDSM, piecings, tatuaggi negli stessi posti della pelle di altre mille persone avere un animale dal nome imbarazzante come Sushi, Lilith, Maki, Axl, Kurt, Lucifero, e poi la Wicca, il demonio, le candele la metropolitana che si subisce strette su un sedile la città come gabbia comoda sognando boschi e castelli passare bisex baciando le amiche evitare i ragazzi e finire prendendo secchiate di colpi nei cessi dei locali.
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