| Nei giorni scorsi la Live ha dichiarato il loro cambio di politica sulle prevendite e Rockol.it, portale di informazione musicale, si è mostrato interessato alla faccenda e ha intervistato Andrea Pieroni, responsabile di Live srl, che ha approfondito l'argomento. Ecco un paio di punti salienti della discussione:
"Il risparmio è questione di pochi spiccioli. Ma non è questo il punto: a noi, semplicemente, sembrava ingiusto penalizzare i nostri clienti più affezionati" -afferma Andrea Pieroni e prosegue- "Noi, come Live In Italy, lavoriamo essenzialmente con gruppi internazionali, e confrontandoci con gli altri promoter europei ed americani cisiamo resi conto come la prassi, ormai, sia questa. Non vogliamo fermarci qui, però. Questa nostra iniziativa vuole essere uno stimolo per tutti glialtri operatori del circuito live, affinché in un futuro - dopo aver stipulato accordi con tutte le categorie coinvolte - si ottengano due risultati importanti. Il primo sarebbe quello di avere, in ambito di live rock, una prevendita simile a quella che caratterizza certe compagnie aeree low-cost come Ryan Air. prima compro il biglietto, quando la disponibilità è alta, meno mi costa. Meno biglietti ci sono a disposizione, più sale il prezzo del tagliando. Questo obiettivo ci permetterebbe di contrastare con forza il fenomeno del cosiddetto 'secondary ticketing', che per mezzo di siti come Seatwave ed altri specula su eventi ad alta e altissima richiesta."
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