Iced Earth - Something Wicked Part 2 - The Crucible Man, 2008

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 9/9/2008, 18:38

"Un sogno per alcuni, un incubo per altri"

Group:
Administrator
Posts:
16,194
Location:
Rapallo

Status:


BAND: Iced Earth
ALBUM: Something Wicked Part 2 - The Crucible Man
VOTO: 5,5
ANNO: 2008
ETICHETTA: Audioglobe / SPV
GENERE: Speed / Power Metal
RECENSORE: Alessandro Battini (Metallus)

Il cuore, purtroppo, non sempre va di pari passo con i padiglioni auricolari. E’ quello che verrebbe da dire al termine dell’ascolto del nuovo album degli Iced Earth, il primo con il ritorno di Matt Barlow alla voce. Sì, perché la reunion con lo storico cantante della band americana era attesa con trepidazione dai fans, che si aspettavano un capolavoro, dopo le delusioni dell’era Owens. Ma i tempi di “The Dark Saga” sono ormai lontani e “Something Wicked Part 2” conferma che nella macchina perfetta degli Iced Earth c’è qualcosa che ha smesso di funzionare. Ergo, chi aveva gettato la croce su Tim Ripper per due album riusciti solo a metà dovrà ora ricredersi, perché dopo l’ascolto di questo nuovo platter, a finire sotto accusa è il songwriting di Mr. Schaffer. L’ambizioso concept imbastito dalla band prosegue sulla falsariga della prima parte, con schitarrate power, spesso al limite del thrash, cori epici ed atmosferici ed un cantato che con Barlow dietro al microfono ritorna ad essere evocativo ed oscuro. Sulla carta verrebbe da dire: “Bentornati Iced Earth!”, ma così non è, perché, nonostante gli addendi siano rimasti gli stessi, il risultato è cambiato eccome. Si è persa quella magia, quell’emozionalità, quei riff che si aggrappavano al cervello come unghiate, che fino ad “Horror Show” avevano permesso ai nostri di guadagnarsi l’olimpo dell’heavy metal. “The Crucible Man” alterna song più lunghe ed articolate come l’opener “Behold the Wicked Child”, ad altre più brevi (intorno ai tre minuti), che vanno a creare, via via che scorrono i pezzi, un album alquanto dispersivo. I musicisti, impegnati come sono a cercare di ripercorrere i tempi che furono, sembrano dimenticarsi del pathos, del sangue e della passione che scorreva come elettricità negli strumenti e svolgono un compitino che lascia un po’ di amaro in bocca. Lo stesso Barlow, pur fornendo una prestazione eccellente, non ci fa sobbalzare dalla sedia. In un paio di circostanze, quando fanno capolino chitarre acustiche e percussioni, gli Iced Earth riescono ancora ad incantare ed ammaliare, ma si tratta purtroppo solo di momenti. Al Gods Of Metal sono tornati in pompa magna, su “Something Wicked Part 2 – The Cruciale Man”, invece il grado di coinvolgimento lascia davvero a desiderare..
 
Top
0 replies since 9/9/2008, 18:38   26 views
  Share