Evolution Festival 2007
Luogo: Firenze, Ippodromo Le Mulina
Data: 07\07\2007
LinK: www.evolutionfest.it
Recensore: Jan Montanaro
Quello del 2007 è stato il mio primo Evolution, festival del quale ho sempre sentito parlare benissimo per qualità ed organizzazione e per questo devo ammettere di essere rimasto deluso. Come molti di voi sapranno quest'anno il festival è stato organizzato in fretta, dobbiamo vederlo come un Evolution "di passaggio" ma questo non basta per giustificare un evento poco riuscito, o almeno ai miei occhi.
Giungo all'ippodromo Le Mulina in abbondante ritardo, le indicazioni presenti nel sito del festival per raggiungere il luogo mi hanno solo che incasinato la vita, sul finire dell'esibizione dei nostrani Gory Blister, band per la quale nutro grande ammirazione per il loro impegno ed umiltà dopo averli conosciuti ad un concerto al Dynasty Club. Nonostante abbia potuto sentire solo un paio di pezzi non posso che constatare che la band fosse carica come sempre, musicalmente parlando non sono dei mostri o dei rivoluzionari ma la loro bella figura la fanno sempre ed all'Evo non hanno fatto eccezione. La particolare voce di Clode, sempre più a suo agio nel gruppo come è ovvio che sia, mi convince sempre di più così come il loro Death Metal influenzato dalla leggenda Chuck Schuldiner, omaggiato sul finale con la cover di "1000 Eyes". Come ha ricordato la band stessa durante l'esibizione: supportiamo la scena Death Italiana!!
Subito dopo la Death Metal band nostrana toccava alla band per la quale mi sono fatto 750 chilometri, i grandissimi polacchi Behemeth, una delle band più attese della giornata e scandalosamente inserita come quarta della scaletta. Dopo un lungo sound-check (piaga che ha attanagliato l'intero festival) nel quale il batterista Inferno ci ha mostrato tutte le sue immense qualità la band di Nergal e soci ha finalmente messo piede sul palco con un leggero ritardo con un solo fine, devastare tutto. Avevo paura che la band fosse svogliata e poco carica visto l'orario ma le mie paure si sono immediatamente spente, i Behemoth erano ultra carichi con il loro classico abbigliamento ed il face painting che avrà fatto urlare allo scandalo qualche poveraccio True Blackster. La loro prestazione è stata di gran lunga la migliore dell'intero festival, lo dico anche per via dei miei gusti musicali, precisissima, devastante, tecnicamente ineccepibile e come già vi dicevo adrenalinica. Sugli scudi un Nergal davvero voglioso autore di una prestazione incredibile per intensità e qualità, estremamente a suo agio sul caldissimo palco dell'Evolution Fest. Stesso discroso, ma non potevamo che aspettarcelo, vale per il disumano e velocissimo (ma può sicuramente andare ancor più spedito) Inferno, un batterista davvero spettacolare, ma comunque bravi davvero tutti. Capolavori come "Christians to the Lions", "Decade of Therion" e soprattutto un devastante pezzo tratto dal loro pediodo Black Metal (scusate ma non sono riuscito a capire il titolo) si sono susseguiti uno dietro l'altro per la gioia assoluta di tutti gli amanti del metal estremo presenti, sino ad il grande finale affidato a "Chant for Eschatoin" (non vorrei sbagliarmi, non ho preso appunti), uno dei cavalli di battaglia della band Polacca. Prestazione immensa che da sola vale il biglietto di ingresso, ed ora non vedo l'ora di rivedermi i Behemoth ad ottobre qui in Italia.
E' poi il turno dei Canadesi Kataklysm, Death Metal band che ha fatto il "botto" con l'ottimo "Shadows and Dust" dopo il quale è iniziata una inesorabile caduta di stile, come spesso purtroppo capita. Come avrete capito non sono un fan dei Kataklysm ed ancora meno dopo la loro prova all'Evolution, la band è stanca, come ha ammesso lo stesso Maurizio Iacono, e la loro performance davvero sotto tono. Non c'è altro da aggiungere, i Kataklysm mi hanno fatto davvero una brutta impressione con i loro pezzi prevalentemente in mid-tempos che dopo un paio di brani già iniziavano ad annoiarmi e sono stati anche danneggiati da pesanti problemi tecnici. Si salva solo il finale con la bellissima "In Shadows and Dust" ma per il solo motivo che amo questa canzone. Forse è solo una giornata storta, può capitare.
Tocca poi ad un pezzo di storia del Metal, i Cynic, cult band che sinceramente conosco poco o nulla e sulla quale ho poco da dire. Ho sentito molte persone parlare benissimo della loro prova, io onestamente mi sono annoiato dall'inizio alla fine. Tecnicamente mostruosi ma anche noiosi, inconcludenti e smorti da fare impressione, sembrava di stare al conservatorio. Totalmente bocciato anche il fatto di utilizzare lo screaming registrato, insomma, quanto ci vuole a trovare uno che canti sporco? Mi è piaciuta solo l'idea di far cantare un pezzo ad un ragazzo del pubblico scelto attraverso un concorso, tra l'altro un tipo in gamba, è bastato questo per rendere la loro performance più appetibile. Onestamente i Cynic mi sembrano dei ragazzi che non nutrono più alcun interesse per la musica Metal e se mai uscirà un nuovo disco sono sicuro che non mi smentiranno. Il sottoscritto ha solo sbadigliato.
A seguire c'erano i Power Metallers Kamelot che non interesseranno a nessun lettore dei Haternal, per la cronaca però mi sono divertito ad ascoltarli, davvero niente male nonostante io odi il genere, peccato che il cantante sia un tamarrone!
Finalmente si torna a pestare pesante con la leggenda Sodom, uno dei power-trio più apprezzati nella storia del Metal. Anche loro sono in grande giornata e nonostante l'età si faccia vedere e sentire sono carici come degli animali ed hanno donato a tutti i presenti una prova devastante che difficilmente scorderemo. Il loro Thrash Metal non mi ha mai entusiasmato ma dal vivo sono uno spettacolo che tutti devono vedere almeno una volta nella vita. La risposta del pubblico è stata incredibile, la più calda del festival con un pogo ed un casino pazzesco! Bernd Kost era godutissimo da inizio a fine concerto, non smetteva un secondo di sorridere, Bobby Schottkowski ha dimostrato di saper davvero suonare mentre il grande Angelripper ha incitato il pubblico dal primo all'ultimo pezzo, badando più a fare casino che a suonare il suo basso! Insomma, dopo i Behemoth gli dei del Thrash Germanico sono quelli che più mi hanno entusiasmato, Napalm in the Morning!!!!
Seguono poi i Fates Warning ed i Virgin Steele, i primi preparati ma per il sottoscritto noiosi ed i secondi pallosi come non mai per i quali vale il discorso fatto per i Kamelot.
E così giunge uno dei momenti che più aspettavo, i Nevermore, che si è anche dimostrato uno dei più frustrati per via di un infinito e noiosissimo soundcheck che ha innervosito, e non poco, tutti i presenti. Dopo una lunga attesa finalmente la band Americana inizia a suonare e sono subito evidenti i problemi tecnici, sotto al palco (ero in seconda fila) la voce di Warrel praticamente non esisteva e purtroppo sono stato costretto ad allontanarmi dal palco, insomma, uno scandalo! Sono tutti in grande forma a parte un Warrel leggermente sotto tono e si preannunciava un grandissimo concerto ma è stato tutto rovinato dal fatto che i Nevermore dopo tipo 45 minuti di musica hanno finito, senza aver suonato i loro classici più grandi dando grande spazio a brani lenti. Io ed un pò tutti i presenti ci siamo guardanti intorno increduli ma convinti che sarebbero tornati sul palco, ed invece niente, era tuto finito li, uno schifo!!!
A chiudere toccava a Sebastian Bach che ho senguito giusto per un paio di brani, anche lui in palla ma con una voce ben lontana dai tempi migliori.
Per concludere un pò di considerazioni generali: come sempre il prezzo delle bevante era assurdo, 2 euro per una bottiglietta d'acqua da mezzo litro, praticamente nulla da mangiare, pochi stand, nulla per bagnarsi o idratarsi, manco una fontanella, nessuna navetta, spazio dedicato al festival piccolo e ghiaioso, e soprattutto tanti problemi a livello di suoni, bellissimo invece il parco a due passi. Speriamo si faccia di meglio l'anno prossimo.