il JRockNel 1989 esce Blue Blood, che per molti versi è da considerarsi un album storico per la musica giapponese.
Si tratta del primo album che gli X pubblicano per una major e porta l’heavy, il metal e il rock nelle classifiche nipponiche dando il via al filone visual e al jrock.
Ancor prima della musica colpisce il look che porta ad una rivoluzione dei costumi nel pubblico e nelle band successive, che tenteranno per molto tempo di imitare il loro stile, chiamato Visual Kei, nel quale si può riconoscere una diretta, ma non esclusiva, derivazione dal glam rock inglese degli anni 70.
Non per niente i gruppi che in Giappone più hanno avuto successo negli anni 70/80 sono stati i Queen, i T-Rex di Marc Bolan, ma soprattutto i Kiss, e non casualmente proprio di quest’ultimi, tutti i membri degli X sono stati grandi fan.
Il look Visual è androgino, eccessivo, tutti i musicisti sono uomini ma non all’apparenza: capelli lunghi e coloratissimi dalle pettinature più varie, trucco pesante e vestiti eccessivi, i riferimenti di certo non sono solo al glam, ma anche alla cultura giapponese degli anime e al teatro kabuki, il teatro tradizionale nipponico.
La vitalità dell’ambiente musicale è veramente notevole ed il risultato è che presto le arene non si riempiono più solo per i grandi nomi internazionali e tutta l’Asia è invasa dal fenomeno J-Rock tanto che il mercato musicale giapponese viene considerato secondo solo a quello degli Stati Uniti.
Con il passare degli anni lo stile Visual muta e si trasforma, così come il gusto popolare, e gli esponenti storici come gli X, i Luna Sea, i Glay di pari passo con la loro crescente popolarità perdono le loro caratteristiche più eccentriche (tranne qualche eccezione) e acquistano in esperienza e capacità raggiungendo risultati stilistici notevoli.
Di fronte all’ipocrisia di un mercato musicale troppo chiuso alle novità e dominato dall’anglofonia intesa non solo come linguaggio ma anche come sonorità musicali, il mercato musicale giapponese si trova di fronte ad una chiusura commerciale, in parte voluta e in parte certamente imposta. Della musica giapponese in occidente si conosce solo il pop prodotto appositamente per l’esportazione che in patria non ha alcun seguito di una qualche rilevanza, mentre il rock di qualità non è mai stato esportato anche se sono coinvolte tutte le grandi major come Toshiba-Emi e Sony.
Questa chiusura commerciale non è però mai completamente corrisposta ad una chiusura artistica, in quanto le collaborazioni tra artisti giapponesi ed “occidentali” non sono mancate, come quelle con i Kiss, Queen e Frank Zappa. mi ricordo per esempio Yoshiki,che ha collaborato con James Taylor (drummer dei Queen),o i Sex Machineguns che hanno jammato live con Paul Gilbert!
Blue Blood è il primo album degli X pubblicato da una major, la Sony Records, finalmente interessata al gruppo dopo che il leader Yoshiki aveva creato una etichetta indipendente, la Extasy Records, e pubblicato il loro primo album.
Praticamente tutte le canzoni contenute nell’album sono diventate dei classici a partire da Kurenai, passando da Endless Rain, tipica ballata “yoshikiana”, Orgasm, una delle canzoni più veloci mai scritte, fino a Week End e X cavalli di battaglia di sempre.
Il disco pecca a tratti di prolissità ma lascia intuire le potenzialità che durante gli anni '90 gli X svilupperanno appieno con i successivi album Jealousy, Art of Life (un album contenente una sola complessissima canzone da più di 29 minuti) e Dahlia, diventando il primo gruppo rock del Giappone.
Nel 1991 fu chiesto loro di suonare la notte del 30 e 31 dicembre al Tokio Dome, onore prima riservato ai grandi artisti occidentali. Fu questo il segnale definitivo che gli X avevano dato il via ad una nuova sensibilità musicale e i gruppi che seguirono le loro orme si moltiplicarono molto velocemente come i Luna Sea, i Glay entrambi prodotti dalla stessa Extasy Records ed i L’Arc en Ciel che presero in consegna il testimone lasciato dagli X Japan dopo il loro scioglimento nel 1997.
Visual KeiLo stile Visual è nato a cavallo tra gli anni 70 e 80, in Giappone ed è la fusione tra gli stili occidentali del punk, glam, gotico, dark.
Il Visual è una caratteristica delle rock band giapponesi, che sono composte quasi esclusivamente da artisti di sesso maschile, che amano esibirsi con un look stravagante e provocatorio. Hanno un trucco pesante,il quale da loro, spesso, un aspetto androgino; hanno acconciature strane e coloratissime ed il vestiario è caratterizzato soprattutto da pizzo e pelle. Hanno inoltre moltissimi accessori.
Il look visual in sè, tuttavia, non si può catalogare, poichè può spaziare dal
mondo colorato e luccicante del glam, ai canoni decisamente opposti del gotico.
Quindi ogni artista o gruppo può adottare il visual in diverse forme.
Due esempi: gli X Japan che negli anni 80 introdussero le acconciature sparate e tutte colorate,
e i Malice Mizer che indossano costumi che richiamavano vagamente il settecento francese.
Accade spesso però che un gruppo debutta come Visual e poi con il tempo
abbandoni lo stile per tornare normale, per scelta o per maturazione musicale.
Comunque è difficile definire il genere musicale in base al Visual, in più il vestiario può cambiare a dipendenza del gusto dell’artista, e quindi a volte è anche in contrasto alla musica suonata.
Il Visual look non coinvolge solo i gruppi musicali ma anche i loro fans.
Il caso più interessante sono le gothic lolita, non bisogna però farsi ingannare
dal nome perché il gotico giapponese assomiglia ben poco a quello occidentale.
Lo stile delle gothic lolita si rifà espressamente al look di certe band che richiama atmosfere di altri tempi.
Es: Mana dei Malice Mizer è titolare di una delle più famose marche
produttrici di abiti ecessori in stile “gothic lolita”.
Comunque anche qui il look subisce variazioni a dipendenza dai gusti e
contaminazioni di altri generi musicali.
possiamo cmq definire due tronconi principali.. le band che si rifanno a un sound più moderno,e band che hanno uno sound metal più classico. più occidentale,ecco.
nei classici possiamo trovare i succitati X Japani miei idoli personali Sex MachineGuns (forse quelli con lo stile più occidentale di tutti.)
i Luna Sea
Lareine
Onmyouza,che si rifanno al look del giappone medievale.
e i Moi Dix Mois, nuova goticissima creatura di Mana.
mentre fra i "moderni" citerei i Dir En Grey,probabilmente tra i più famosi.e poi..
D'Espairs Ray
i Gazette
i Kagerou
gli Aliene Ma'Riage
i Noire Fleurir(più sull'industrial)
e tanti atri...
ci sarebbe da approfondire ancora... magari più avanti lo farò..
spero apprezziate il mio lavoro,infamacci!