| Purtroppo sono d'accordo solo in parte. O meglio, sono d'accordo sul supportare le band locali e dell'underground, sono d'accordo sul discorso delle inimicizie e dei litigi e sono d'accordo sul fatto che non c'è la possibilità di ospitare qui a Genova concerti degni di nota.
Ma non sono d'accordo con te (e in questo caso mi riferisco a te, Matte) nel momento in cui tu dici (quoto): "se hai la spinta dall'alto e sei paraculato oppure investi una marea di soldi sul tuo gruppo esci dalla merda della scena altrimenti continui a girare e a incontrare i soliti gestori..i soliti locali,e continui ad avere il solito trattamento stile "sei meno di una merda appiccicata alla suola della mia scarpa"...il vero motivo x il quale si suona "gratis" e che se chiediamo il cachet nessun gruppo originale suonerebbe in giro e dominerebbero incontrastate le cover tribute band"
Se vuoi posso farti un esempio: prendi ad esempio i Bejelit. I Bejelit sono un gruppo underground di Milano seguitissimo dai milanesi. Seppur non facciamo una musica che mi fa impazzire, sono andato a Milano a vederli un paio di volte e mi sono accorto quanto siano bravi musicalmente e quanta affinità ci sia fra di loro. E non mi stupisce, ad esempio, che siano riusciti a suonare sui palchi più impensati come ad esempio al Lucca Comics di quest'anno. E ci sono andati senza essere paraculati da nessuno ma semplicemente per la loro bravura.
Vuoi un altro esempio? Prendi i Clairvoyants. Erano una tribute band Iron Maiden. Hanno saputo fare i pezzi dei maiden talmente bene che gente come Dennis Stratton ha suonato insieme a loro e hanno partecipato a tre diverse Maiden Convention. Ed ora? Hanno un'etichetta che gli ha prodotto il loro disco con canzoni che hanno composto loro e che sono state prodotte molto bene a mio avviso. E, cosa da non contare, si fanno pagare!
Eppure i Clairvoyants erano una tribute band...
La realtà secondo me è ben diversa. La realtà è che i locali di Genova non hanno seguito, punto. I primi che dovrebbero avere un loro giro di gente sono i locali, mentre invece questi vivono nella speranza di chiamare il gruppo che viene a suonare gratis e che gli porti un bordello di gente di modo che si rifacciano delle spese della settimana.
Ed è questo quello che deve cambiare.
Per il locale, la band che suona non deve essere quella che porta gente ma dovrebbe essere il "valore aggiunto" del locale. E' quella che ti fa incassare più di quello che incassi di solito e quello che incassi di solito deve essere abbastanza per coprire tutte le spese del locale. Qui a Genova, invece, c'è la mentalità inversa e cioè: "chiamo il gruppo perchè così faccio i soldi." e finchè continuerà ad esserci questa mentalità di merda, le cose non cambieranno.
Qui non si tratta del solito discorso delle tribute band e delle band emergenti con pezzi propri, anche perchè (e cito di nuovo i "cugini") a Milano entrambe le realtà convivono con tutta la tranquillità del mondo, così come capita in altre città dato che, come le band emergenti, anche le tribute band a volte si sbattono per costruire i propri pezzi e andarli a suonare, anche le tribute band si sbattono per fare i propri pezzi e anche le cover band si fanno dei chilometri per andare a suonare. Volete un esempio? Mi viene in mente proprio ora gli amici xyz i quali suoneranno a Torino il prossimo sabato, se non ricordo male, e di chilometri sicuramente se ne fanno parecchi visto che, ad occhio e croce, sono circa 300 km considerando andata e ritorno.
Poi, se vogliamo far finire questa discussione a tarallucci e vino, allora tiriamo fuori il solito discorso delle tribute band altrimenti, signori, credo sia il momento di fare realmente qualcosa per questa scena musicale e non limitarsi a parlare. E mi rivolgo non solo a voi del forum, ma a gestori, associazioni culturali, locali, pubblico, tutti i soggetti che sono coinvolti in questo problema.
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