| I Will O' Wisp sono una metal band Genovese fondata nel Luglio del 1992 dal chitarrista Paolo Puppo insieme a Fabrizio Colussi, bassista nella formazione originaria del gruppo.
Nati dall'idea di dare vita ad atmosfere psichedeliche e tetre di stampo gotico, già nel primo demo del '94 (Nocturnal Whispers) iniziano a tralasciare la musica "d'ambiente" per spostarsi verso sonorità più metal (non per questo abbandonando l'utilizzo di tastiere di chiara ispirazione "Simonettiana").
La demo ottiene ottimi riscontri da pubblico e critiche, tra le quali la prestigiosa rivista Metal Hammer, che con il suo ottimo giudizio gioca un ruolo importante nel successo dei lavori successivi.
Il full-lenght Enchiridion, prodotto nel 1997 dalla Pick Up Records, vede la naturale evoluzione di composizione e arrangiamenti: lasciate alle spalle le forti influenze neoclassiche pregresse, il gruppo si dedica alla ricerca di idee più contorte e ricercate, caratteristica che non abbandonerà mai i lavori dei Will O' Wisp.
Lo stesso Paolo ha difficoltà nel definire con precisione la musica di allora: la composizione dei brani di Enchiridion (curata da lui in questo come in tutti i dischi) risente fortemente della tematica di fondo dell'album: il flusso di coscienza, l'associazione di idee e l'analogia. A detta di Paolo, riff e melodie dell'album si esimono dalla razionalità, concatenandosi liberamente in una sorta di "brain storm".
Per quel che riguarda i testi, l'album è un concept basato sulla religione egizia (e anche in seguito Paolo non abbandonerà la sua passione per i concept).
Nonostante la difficile situazione della scena musicale, i Will O' Wisp ottengono diversi live, spesso in collaborazione con i Sadist.
Per il successivo LP i Will O' Wisp operano un cambiamento nella line up, acquistando un vocalist più "eccentrico" che si adattasse all'evoluzione della composizione.
Il disco, intitolato Unseen, viene registrato nel 1997, e la sua uscita è alquanto travagliata: il lavoro viene infatti rifiutato dall'etichetta (cosa incomprensibile, visto il sold-out del precedente), e il gruppo passa attraverso una fase di crisi che si risolve nello scioglimento del gruppo nel Settembre del 1998.
Nemmeno la produzione del disco, arrivata a sorpresa all'inizio del millennio da parte della Beyond prod., basta a riportare insieme i WoW: a detta di Paolo, Unseen era stato la "pietra tombale" del gruppo.
E' nel 2006 che Paolo rispolvera l'idea di tornare in studio, e comincia a comporre nuovo materiale per riportare alla vita il progetto. La possibilità si presenta nell'incontro con Oinos, talentuoso batterista milanese che nel 2008 viene coinvolto nel progetto, quando ormai l'intero album è stato già composto.
Tramite Tommy Talamanca dei Sadist, amico e collaboratore di Paolo nella gestione della Nadir Music, nel corso del 2009 prende parte al progetto Jacopo, già bassista dei Nerve (già piuttosto conosciuti in ambito ligure), e tutte le energie dei nuovi Will O' Wisp si concentrano sulla ricerca di una voce adatta.
La ricerca si protrae tanto a lungo che i tre, nel frattempo, danno inizio alle registrazioni del disco, che vengono ultimate prima che si sia presentato un candidato vocalist adatto. Soltanto nel Maggio del 2011 si presenta la persona adatta: già vocalist nei Revenant dei tempi andati, è Deimos a prendere in mano il microfono, e in pochi mesi il progetto viene portato a compimento con il mastering del disco ultimato.
Ho avuto l'occasione di ascoltare in anteprima diversi brani del disco, e il sound è cambiato radicalmente: drasticamente più death, non si limita però alla violenza di impatto sonoro di un death metal canonico.
Dovendo dare una definizione alla musica di Kosmo, Paolo suggerisce "progressive death", soprattutto sotto l'aspetto metrico, ma anche dal punto di vista del suono: infatti, mentre i dischi precedenti incorporavano l'aspetto più "dark" della musica dei Goblin, questo disco è influenzato invece dall'aspetto più "prog".
Il drumming di Oinos (che, per altro, ha registrato tutte le parti di tastiera) è vario e impeccabile, il riffage di basso e chitarra è potente ma insieme originale, e la voce di stampo metalcore non stona affatto nel contesto.
Le atmosphere oscure non sono del tutto scomparse: sono ancora riscontrabili negli assoli visionari di chitarra, negli intrecci delle tastiere (sebbene meno presenti e centrali che nei precedenti lavori) e nelle armonie inusuali, spesso diminuite o dissonanti, ma non è più questo il tema centrale della musica.
Dal punto di vista tematico Kosmo è interamente basato su traduzioni di un testo religioso tibetano noto come "libro dei morti". La scelta non è casuale: a detta di Paolo, nell'ascolto del disco si può cogliere una sensazione di affinità con le tematiche del libro. Naturalmente questo è un aspetto soggettivo, e starà all'ascoltatore determinarlo.
Nel complesso trovo che Kosmo sia un lavoro valido e raffinato, e contemporaneamente innovativo e originale. Nonostante Paolo veda i Will O' Wisp come un progetto esclusivamente in studio, ascoltare i pezzi di Kosmo mi ha fatto venire voglia di vederli anche dal vivo.
I WO'W hanno recentemente aperto anche una pagina di facebook dove si possono trovare info e foto della band: chi fosse interessato può trovare lì tutto ciò di cui ha bisogno.
Il disco uscirà nella seconda settimana di Gennaio: allora saprete dirmi se avevo ragione!
Edited by ForestPiper - 4/12/2011, 13:45
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