| La Fallen Angel |
| | Nuova classifica e nuovo bollino nero per la Liguria, in particolare per la provincia di Imperia Stando agli ultimi dati ISTAT, su un'indagine condotta su 115 capoluoghi di provincia riconducibile al 2006, la città di Imperia è uno dei comuni meno ‘eco-compatibili’ d’Italia e con un livello di motorizzazione tra i più alti. Si trova, infatti al quintultimo posto (111esimo) nella classifica dei comuni capoluogo che dedicano minor attenzione all'eco-compatibilità, seguito da Frosinone, Olbia, Enna e Massa (ultima in classifica al 115 posto) e preceduto da Vercelli (106), Rimini, Iglesias, Ragusa e Catania Ma non è finita qui! Visto che ci siamo, Imperia ha anche il tasso più alto di motocicli, con 224,2 mezzi a due ruote per mille abitanti. ecco qui la notizia completa, apparsa su Sanremonews: CITAZIONE Dati ISTAT: Imperia è tra i comuni meno 'eco-compatibili’
La città di Imperia è uno dei comuni meno ‘eco-compatibili’ d’Italia e con un livello di motorizzazione tra i più alti. È il risultato dell’indagine condotta dall’Istat sui dati ambientali relativi a 115 comuni capoluogo di provincia riconducibili al 2006. Nello specifico si colloca al quintultimo posto (111esimo) nella classifica dei comuni capoluogo che dedicano minor attenzione all'eco-compatibilità. Il capoluogo della provincia di Imperia è seguito da Frosinone, Olbia, Enna e Massa (ultima in classifica al 115 posto) e preceduto da Vercelli (106), Rimini, Iglesias, Ragusa e Catania.
Il comune più ‘eco-compatibile’ d'Italia è Trento. Seguono Venezia, Modena, Bologna, Bolzano, Livorno, Brindisi, Genova, Avellino e Aosta. La classifica - spiega l'Istat - prende in considerazione tutti i principali indicatori di cause generatrici di pressione ambientale e delle eventuali risposte da parte delle autorità. Trento è il comune più ‘eco-compatibile’ in quanto non trascura alcuno dei settori esaminati ed è particolarmente attivo negli interventi di bonifica del rumore; inoltre, ha una percentuale di raccolta differenziata prossima al 50%, un'alta densità di verde urbano e ha approvato i piani per il verde e per l'energia.
Per quanto riguarda i comuni meno virtuosi, Massa è in fondo alla classifica a causa della più alta raccolta dei rifiuti urbani per abitante (con una percentuale di raccolta differenziata inferiore al 25%), dell'alto consumo di acqua e del notevole numero di ciclomotori. Enna al penultimo posto a causa del basso livello di raccolta differenziata dei rifiuti, della mancanza di centraline fisse per il monitoraggio dell'aria e dell'assenza del piano del traffico e della zonizzazione acustica.
Imperia si aggiudica anche il dato più alto di motorizzazione relativa ai motocicli con 224,2 mezzi a due ruote per mille abitanti. Tale crescita – spiega il rapporto - è da imputare a fattori diversi: le difficoltà nel parcheggiare, la sempre maggior congestione del traffico urbano, le crescenti limitazioni alla circolazione dei veicoli in zone cittadine. Un dato che comunque è in impennata in tutta Italia dove crescono i motocicli ma non diminuiscono le auto. Nel 2006 infatti, secondo i dati contenuti nel rapporto Istat sugli indicatori ambientali urbani, i capoluoghi di provincia hanno registrato un tasso di motorizzazione (numero di autovetture per mille abitanti) pari a 619,7 (+0,7% rispetto al 2005). Il dato che riguarda i motocicli, però, è di 115,6 per mille abitanti, con un aumento del 7,3% rispetto all'anno precedente. Un vero e proprio boom, se si considera che nel periodo tra il 2000 e il 2006 l'aumento dei veicoli a due ruote destinati al trasporto di persone è pari addirittura a +56,7%, con una variazione media annua del 7,8%.
Dunque Imperia (con 224,2), poi Livorno (218,5), Savona (204,4) e Genova (201,7) sono i capoluoghi di provincia dove si registra il più elevato numero di motocicli per mille abitanti, mentre Villacidro (34,7) e Sanluri (32,8), della provincia sarda del Medio Campidano, sono i comuni agli ultimi posti della classifica. Per quanto riguarda le automobili, Viterbo (753,9), Roma (742,3), Latina (735,1), Olbia (734,7) e Frosinone (715,9) sono i capoluoghi di provincia con i tassi di motorizzazione più elevati. I valori più bassi si riscontrano a Genova (464,8) e Venezia (423,7), mentre anomalo è il valore di Aosta (1.932,9 autovetture per mille abitanti), spiegabile con la minore tassazione nell'iscrizione di nuove autovetture.
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